La “MEDICINA UNIFICANTE” è un nuovo e rivoluzionario approccio diagnostico e terapeutico, con il quale ho cercato di realizzare una fusione tra diversi aspetti della vita umana; questi vanno dalla psicologia al corpo fisico, passando attraverso lo stato energetico-spirituale.

Molti anni di pratica medica mi hanno dato modo di acquisire una profonda conoscenza nell’ambito del corpo umano, focalizzando con maggior precisione la differenza tra mente e anima e tra anima e spirito.

L’elemento fondamentale del “Metodo” da me ideato è la comprensione e la descrizione dell’energia che anima il nostro corpo fisico e che gli conferisce vita e vitalità, ossia l’ANIMA. Ovviamente, al fine di comprendere più a fondo la realtà di questa parte essenziale dell’uomo, è necessario innanzitutto conoscere le caratteristiche dell’energia dal punto di vista scientifico (esposte nel libro “Il Settimo Senso”, ed. Mediterranee).
Ho così studiato l’energia cosmica e le sue caratteristiche in maniera del tutto scientifica ispirandomi a Wilhelm Reich e aggiungendo a questi studi le mie numerose esperienze acquisite tramite l’utilizzo del “Settimo Senso”; quest’ultimo è uno strumento per l’approfondimento della vera essenza dell’essere umano.
Nel trattare questi argomenti è imprescindibile la comprensione del passaggio e della trasformazione dell’energia in materia e viceversa, attraverso lo studio della fisica quantistica.
Grazie a queste conoscenze, ho quindi elaborato un modello energetico dinamico-funzionale semplice, che chiarisce finalmente le diverse leggi fisiche universali che dirigono la nostra vita a livello fisico, mentale e spirituale.

Una di queste è la “Legge della polarità”, che ci consente di capire le modalità di interazione tra gli esseri umani; così, per la prima volta descrivo la presenza di due poli principali presenti nel corpo (chiamati “Poli Maggiori”), situati uno nel petto e uno nel bacino. La disposizione dei due centri è inversa nell’uomo rispetto alla donna.
Il contenuto energetico dei poli è molto importante e determina il livello di vitalità generale di tutto il corpo; i due poli (positivo-negativo) possono essere considerati alla stessa stregua di un generatore che fornisca la forza motrice dell’energia vitale di tutto l’organismo. Essi sono connessi l’uno all’altro dalle linee di forza conosciute come “meridiani”, già individuati nella millenaria cultura cinese.

Il campo magnetico creato dalla presenza dei poli maggiori è chiamato “Aura”; quest’ultima è stata descritta dall’antica tradizione indiana e in diverse altre civiltà.

Il corpo fisico è diviso in sette segmenti separati tra di loro per mezzo di una membrana fibro-muscolare, che ha la funzione protettiva finalizzata al mantenimento di una certa indipendenza energetica tra i segmenti stessi.
In ognuno di questi segmenti è situata una ghiandola endocrina, che ha la caratteristica di possedere una bassa resistenza elettrica e di avere, pertanto, un’alta conducibilità elettrica; grazie a questa peculiarità, in corrispondenza di ogni ghiandola si crea un’attrazione dell’energia circostante; quest’ultima fluisce dal campo verso le ghiandole, provocando una rotazione a spirale sotto forma di vortice. Questi sono i centri energetici o “chakra” citati da sempre nelle tradizioni religiose dell’India.

Il rapporto tra psiche e corpo avviene attraverso la dimensione energetica dell’anima. Ogni aspetto della nostra vita corrisponde a uno dei sette segmenti; così, ad esempio, il quarto segmento (quello del torace) corrisponde all’aspetto familiare, mentre il quinto segmento (che si trova nel collo) corrisponde alla nostra auto-espressione nella vita, sia nell’ambito dello studio che del lavoro.
I conflitti psicologici riguardanti un determinato aspetto della nostra vita colpiscono il segmento corrispondente; inoltre, ogni conflitto psicologico ha un indirizzo specifico nei vari organi del nostro corpo: la mancata elaborazione di un conflitto di separazione da una persona cara colpisce il cuore; un conflitto di abbandono dai genitori colpisce i polmoni; ancora: la paura di essere criticati colpisce l’intestino crasso, e così via.
Il rapporto tra il tipo di malattia, l’organo colpito e il conflitto specifico che ha causato la malattia, offre sicuramente il maggior interesse clinico-pratico, presentando un enorme potenziale nell’applicazione a livello terapeutico e a scopo preventivo.

Attraverso la tecnica dell’ammiccamento ho sviluppato un nuovo senso, chiamato “Settimo Senso”.
Quest’ultimo può essere considerato un mezzo ausiliario per il medico, lo psicologo e il terapeuta, rivelandosi utile nella diagnosi non solo della malattia fisica, ma anche del disturbo energetico latente e ancora non fisicamente manifesto.
In seguito, per mezzo della “regressione energetica” si potrà arrivare a conoscere lo specifico conflitto psicologico non risolto e, conseguentemente, dare la possibilità al paziente di elaborarlo.
La pratica del “Lavaggio Energetico Emozionale” consente una finale e duratura liberazione dal blocco e quindi il riequilibrio del corpo fisico.
Un’altra tecnica importantissima è quella dell’autolavaggio, insegnato al paziente successivamente al lavaggio energetico. Dopo la seduta con il terapeuta, l’auto trattamento permetterà di poter ripetere autonomamente l’esperienza, allo scopo di mantenersi aperti e liberi da ogni blocco.

Ricordo sempre che intervenire sul malato non significa solo applicargli determinate tecniche: questo non ha alcun senso senza la pazienza, l’affetto e l’amore verso il prossimo e verso l’Universo intero.